Geoeco nasce nel 1986 a San Leonardo (Udine) per iniziativa dal dott. geol. Gian Paolo Droli - hydrogeologist.
Dopo essersi laureato in Geologia all’Università di Trieste, nel 1991 consegue il Diploma in Idrogeologia e Idrologia Quantitativa – D.E.A. presso l’Ecole Nationale Superieure des Mines de Paris-Armines, certificato Grandes Ecoles d’ingenieurs francesi riconosciuto in UE (DEA MAS) e USA (M. RES) che conferisce il titolo di Hydrogeologue (memoire/tesi in modellizzazione numerica delle falde carbonatiche della Regione Metropole du Nord - LILLE).
È stato relatore in circa 70 conferenze e seminari specializzati sui temi dell’acqua per Enti Pubblici, Università, ARPA nazionali, istituti di ricerca e associazioni scientifiche in ITALIA e all’estero. E’ autore di più di 60 pubblicazioni in idrogeologia e scienze dell’acqua.
È membro componente e\o fondatore di gruppi di studio e di lavoro, associazioni, commissioni pubbliche e private, tavoli tecnici e normativi nazionali e regionali sui temi dell’acqua.
Nel 2000 fonda LINFA s.r.l., la prima società in Regione FRIULI V. GIULIA per la gestione integrale a 360° delle problematiche ambientali.
Dal 2014 è partner di ANNSCA Energy L.t.d. (Sydney), società per lo sviluppo di impianti ausiliari nelle perforazioni profonde, metodi di calcolo e brevetti mirati alla protezione delle falde idriche per gli usi potabili e alla eliminazione dei rischi chimici causati dal fracking.
Nel 2016 fonda AGA 4.0 s.r.l., società riconosciuta start up «innovativa e a vocazione sociale», per la realizzazione di impianti geotermici con pozzi profondi a media entalpia (acque a 90-150°C) per la produzione di energia elettrica (1-5 MWe) ed energia termica caldo-freddo.
Tutta l’attività professionale svolta dal 1990 a oggi riguarda il settore dell’acqua, l’ambiente, le energie rinnovabili dall’acqua, avendo come obbiettivo costante l'ottimizzazione degli usi produttivi delle risorse idriche, la protezione delle falde e della natura “salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale ” (Legge Galli 36/94, art. 1).